Quante volte, pensando alla montagna, la prima analogia è stata quella della neve e del freddo?
Alte vette innevate e temperature rigide.

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Per molto tempo, la montagna è stata associata alla stagione invernale, sottovalutando invece la sua
bellezza durante il resto dell’anno.

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Ovviamente questo pensiero si è riversato anche sul turismo di queste aree, che per molto tempo si
è basato sulla neve e sugli sport invernali. Flotte di sciatori che tra dicembre e marzo si concedevano
una settimana o un weekend bianco all’insegna del divertimento.

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Ma la montagna è molto di più!
Dopo i duri mesi di lockdown dettati dalla pandemia di Covid-19, ci siamo resi conto di quanto le
grandi città ci tengono intrappolati all’interno dei loro palazzi e della vita frenetica che ci impongono.
Proprio durante quei lunghi giorni, molti di noi hanno riflettuto sull’importanza del tempo, della
natura, delle relazioni... della libertà!

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Montecreto e tutto il territorio del Monte Cimone offrono una varietà unica legata alle 4 stagioni e,
soprattutto, alla natura.

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Paesi e località immerse nel verde dei propri boschi durante tutto l’anno, gli stessi boschi che in
estate riparano dal caldo del sole e che in autunno si accendono con i colori caldi delle foglie che
stanno per cadere e per lasciare spazio alle intricate trame dei suoi i rami. Quei rami che in inverno
ospitano strati di candida neve e che, solo pochi mesi dopo si tornano a riempire di foglie che vanno
a proteggere i piccoli e colorati fiori primaverili.

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Un ciclo naturale unico nel suo genere che viene visibilmente scandito come in nessun’altra zona
della provincia di Modena.

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